Era il 1993...le edizioni Ferrari avevano stampato il mio primo e appassionato lavoro, dedicato alla Regina delle Orobie.
Da buona montagna bergamasca, la Presolana era rimasta nascosta alle folle di arrampicatori "moderni", in cerca di linee plaisir, chiodate in modo a volte sistematico, con spit luccicanti.
Eppure nuove vie, affiancate dalle affascinanti classiche ancor oggi entusiasmanti da salire, avevano lasciato il segno sulle compatte pareti di calcare a buchi di questo massiccio.
Erano i giorni in cui amavo trasmettere agli altri, attraverso foto e scritti su riviste specializzate, quello che mi sembrava affascinante e da condividere con chi ne era ignaro, o incuriosito e in cerca di notizie.
Lavorai con passione, con fantasia e sicuramente commettendo errori... Creai una piccola guida che ancor oggi, a distanza di più di vent'anni, molti si ricordano con piacere e qualche giovane sognatore la cerca ancora tra i "cimeli" della biblioteca alpina bergamasca...
Descritte in modo essenziale e - mi auguro - corretto, le vie raccolte in questo libretto sono il risultato dell'attività alpinistica compiuta in Presolana nell'ultimo decennio. Alpinisti laboriosi hanno saputo concretizzare la propria fantasia seguendo linee immaginarie sospese nel vuoto. Reglettes, buchi e buchetti, placche a non finire percorribili seguendo punti luccicanti a volte vicini, a volte terribilmente lontani.
<se amate rilassarvi in ogni stagione la "Sud" è li a due passi non troppo lunghi. Le sue placche sempre esposte al sole vi regaleranno momenti di serenità alternati a brevi scariche di adrenalina.
Avvicinandovi alla "Nord" non dimenticate l'abito da sera. Elegante e nobile essa non ama schiamazzi e perditempo, la decisione è d'obbligo per conquistare il suo consenso.
L'ambiente in ogni caso è unico. Prese le dovute precauzioni il divertimento è assicurato.
Se per una mattina non vi sentite in forma non temete, qualche falesia vi aspetterà per rimettervi in sesto (settimo, ott...). Oppure concedetevi una "classica" che di inferiore ha solamente qualche grado in meno rispetto alle ultime nate.
Qual è stato il primo spit ad apparire sulle bianche pareti della Presolana? Lascio a voi l'ardua ricerca. Nel frattempo voglio mostrarvi un nuovo pianeta, cesellato nel calcare eroso dal tempo, pareti "addomesticate" attraverso lo spit per la gioia dei climbers di quota.
Un completo panorama di itinerari inediti aperti nell'ultimo decennio, valutati per bellezza, difficoltà e sicurezza.
Alcuni brevissimi e solari, altri che si sviluppano con numerosi tiri di corda lungo la severa parete nord. La sicura chiodatura, la compattezza della roccia e la discesa in corda doppia - spesso possibile - possono far pensare ad una falesia di fondovalle. Ma attenzione siamo sempre a 2000 metri e il gioco, seppur calcolato, si svolge attorno alla Regina delle Orobie, sua maestà la Presolana.
Se li amate seguiteli. Come per magia vi condurranno in un mondo surreale senza confini. Dategli fiducia, ma non mettete la vostra mano sul fuoco. Se non li capite o se li odiate non siate ipocriti, sorpassateli come se non esistessero, i vecchi chiodi vi saranno ancora fedeli (si spera!).
E quando li usate per salire una nuova linea, ricordatevi di Preuss...